Strategia composta da un test preliminare in vitro con metodo Dermal irritection® e successivo test dermatologico con utilizzo di Patch test a 48 ore di esposizione su 12 volontari.
I vantaggi
- Ottieni risultati più completi per il valutatore della Sicurezza del prodotto.
- Riduci i tempi di ottenimento di informazioni: il risultato preliminare fornisce informazioni importanti in pochi giorni.
- Riduci l’affluenza in laboratorio di analisi a un minimo numero di volontari, meglio tutelati, riducendo la possibilità di contagio da Covid-19.
La strategia di testing
Normalmente, nelle buone pratiche di laboratorio previste dalle linee guida della commissione UE, è richiesto un test preliminare in vitro prima di passare all’esecuzione del Patch Test su volontari.
Il nostro test in vitro preliminare non è un semplice test cito-tossicologico, ma un vero e proprio test di irritazione cutanea in vitro, basato su solide basi scientifiche, e con tempi e costi sostenibili.
Il test dermatologico successivo servirà quindi a fornire ulteriori informazioni ma potrà essere condotto su un numero ridotto di volontari, con gli stessi criteri di affidabilità del test che prevede 48 ore di contatto.
La strategia prevede che:
– se il risultato del preliminare è “non irritant” il test sui volontari è possibile per una conferma.
– se il risultato è nettamente “irritant” non sarà necessario proseguire l’indagine sui volontari.
– se è “border line”, il test servirà ad approfondire il grado di irritazione, nel caso di prodotti che possono essere messi sul mercato anche se con grado di irritazione minimo medio o moderato, o a interrompere lo studio in caso si scelga di intervenire sulla formula.